Guardate la foto (in apertura, ma diverse altre le trovate sul sito Internet aziendale, qui ) della cosiddetta “Grotta dello spumante ”: come non desiderare di fare visita al più presto alla cantina? Alla Pedrotti spumanti di Nomi, produttore di TrentoDoc e non solo che ha iniziato la propria attività nel 1901, le bollicine vengono difatti conservate in un ambiente suggestivo rappresentato da quella che inizialmente era solo una grotta, ma che poi nell’imminenza del primo conflitto mondiale venne ampliata dall’Impero Austroungarico per ordine dell’Imperatore Francesco Giuseppe d’Asburgo per ospitarvi in sicurezza gli alti comandi militari sul fronte lagarino del confine tra Italia ed Austria. Un qualcosa che veniva ufficialmente definito “fortificazione campale di carattere provvisorio” e che in realtà, come si legge sul sito aziendale, riguarda “un complesso scavato nella roccia con un corridoio centrale, due ingressi/uscite, e caverne laterali. Questa fortificazione campale faceva parte delle retrovie austro-ungariche dietro il fronte principale della Val di Loppio-Mori-Rovereto-Zugna. Era a prova di bomba, la copertura di roccia resisteva anche ai colpi dei calibri più grossi”. Nel corso della seconda guerra mondiale “la fortificazione divenne rifugio antiaereo per la popolazione del paese e, subito dopo, acquisita dai Pedrotti, divenne l’ottimale sala delle pupitres per le bollicine Pedrotti. I proprietari hanno ora arredato ed attrezzato la “Grotta”, adibendola a suggestivo luogo di degustazione”. Detto dell’ambiente suggestivo, dobbiamo ora parlare del lavoro dei Pedrotti, di Paolo e delle figlie Donatella e Chiara, che proseguono l’attività iniziata da Emanuele Pedrotti, fondatore dell’Azienda, proseguita da Italo, figlio di Emanuele e quindi dal figlio Paolo, che vi si dedicò dopo aver terminato gli studi presso la scuola di enologia all’Istituto Agrario di San Michele all’Adige . Un lavoro di ottimo livello, che ha come cuore pulsante la cantina situata a Nomi, piccolo centro medioevale nel cuore della Vallagarina, lungo la Strada del Vino e dei Sapori la viticoltura è l’elemento cardine dell’economia del paese, ma che è possibile soprattutto grazie alla dotazione di vigneti situati in alcune delle zone più vocate della provincia di Trento. Vigneti da cui provengono le uve Chardonnay e Pinot nero utilizzate. Due i vini della Pedrotti che mi hanno colpito nel corso della mia ampia degustazione di TrentoDoc fatta a Trento in maggio. Un TrentoDoc Rosé millesimato 2007 e un TrentoDoc Brut millesimato 2006 . Comincio dal Rosé , uvaggio 75% Chardonnay 25% Pinot nero e affinato 30 mesi sui lieviti. Poca, a mio avviso, la quota di Pinot nero, eppure il vino riesce a raggiungere una sua indubbia piacevolezza. Colore rosa pallido antico, con una bella presa di spuma e un perlage sottile, naso ricco, intenso complesso, di buona maturità ma anche fresco, con un bel mix floreale-fruttato (lampone e fragola) sapido, una bella vena minerale e una nota di crosta di pane tostato in evidenza. Bocca croccante, sapida nervosa, con una salda costruzione una bella articolazione e una certa consistenza fruttata succosa e viva ed un finale salato assai piacevole e pulito. Ben saldo e tecnicamente ineccepibile anche il Trentodoc Pedrotti Brut Millesimato 2006 , a base di un 90% di Chardonnay e un 10% di Pinot nero, affinamento, anche in questo caso, di trenta mesi sui lieviti. Colore paglierino verdognolo di media intensità e brillantezza, mostra un naso molto fitto e compatto, maturo con uno spiccato carattere secco senza concessioni, note agrumate, di crosta di pane tostato e accenni di frutta secca. La bocca è piena e succosa, con una certa maturità di frutto in evidenza che dà larghezza e peso al bicchiere, buona la freschezza e vivace l’acidità. Ha persistenza e lunghezza ma gli manca un qualcosa in termini di personalità, che serva a caratterizzare il vino e farlo ricordare…
Pedrotti Spumanti via Roma 2 Nomi TN tel. 0464 835111 e-mail info@pedrottispumanti.it sito Internet www.pedrottispumanti.it