E’ paradossale, ma in verità é proprio così, che per trovare alcune delle migliori bollicine metodo classico oltrepadane salvo rare eccezioni locali che si contano praticamente sulle dita di una mano ci si debba rivolgere ad un grandissimo rossista piemontese , che da molti anni seleziona il suo Pinot nero in Oltrepò e lo trasforma in Extra Brut di classe superiore. Oppure ad un outsider, la cui produzione, assolutamente confidenziale e ridotta a piccolissimi, lo rende quasi un “garagiste ” degli “champenois”. Eppure, lo ripeto salvo alcune pochissime eccezioni, oggetto di articoli già apparsi su questo blog, il meglio dell’Oltrepò bollicinaro metodo classico, ovviamente secondo il mio particolarissimo gusto , viene non solo dall’Extra Brut blanc de noir e rosé di Bruno Giacosa da Neive , ma dai metodo classico di un produttore “dilettante” inteso nel senso più alto e migliore del termine, sottolineando l’aspetto piacere e diletto che scopertamente prova, (lui che nella vita ha fatto tutt’altro, pur essendo da sempre un grande appassionato di Pinot nero, soprattutto quelli della Bourgogne) nel fare vino, come Gianluca Ruiz de Cardenas . Un signore di altri tempi soprattutto, un vero signore prima che un piccolo produttore che dovrebbe essere preso ad esempio da chiunque come lui ama l’Oltrepò Pavese e come scrive ha scelto questa terra, pur non avendo “tradizioni plurisecolari” ed essendo milanese di nascita, per riscattarne l’immagine purtroppo oppressa da troppi “prodotti dozzinali, con poche eccezioni”. Pur essendo un convinto sostenitore della fondamentale importanza del terroir , De Cardenas ha “capito che il territorio non basta” che “è l’iniziativa degli uomini a fare la differenza, come insegna la storia di altre regioni ed altri paesi”. E, segno dell’influenza umana è sicuramente il saper scegliere bene un vigneto e rispettarne la “verità” con un lavoro serio e misurato, mai protagonista, in cantina. Proprio questo, da trent’anni, da quando nel lontano 1979 comprò la sua prima vigna a Casteggio , ha fatto e fa De Cardenas, vinificando esclusivamente le uve dei suoi circa cinque ettari di proprietà interamente a Pinot nero e Chardonnay, delle migliori selezioni di Champagne, su portainnesto a bassa vigoria con allevamento a cordone speronato, con distribuzione di un’uva e dell’altra determinata dalle diverse altitudini, orientamenti e composizioni dei terreni. So bene che trovarlo non sarà facile ma voglio consigliarvi di trovare ugualmente il modo di procurarvi almeno una bottiglia di uno dei metodo classico, Extra Brut Blanc de Blanc, Galanta Brut e Galanta Rosé (Cruasé) di Ruiz De Cardenas (parlerò in altra sede dei suoi eccellenti Oltrepò Pavese Pinot nero Brumano e Miraggi).
In attesa di parlarvi presto degli altri due voglio plaudire all’eccellente Galanta Rosé , che questo produttore dalle idee chiare produce con una quota variante di anno in anno delle due canoniche uve, del 70% Pinot nero e 30% Chardonnay, dalla vigna Galanta situata, come scrive con grande precisione sul sito Internet aziendale “nella zona collinare di Torricella Verzate al Mappale n.27, Foglio 5, Catasto di Torricella Verzate. Esposizione Nord-Est, densità di impianto 6.000 ceppi/ettaro, filari a rittochino. La proporzione dei vitigni è del 72% chardonnay e 28% pinot nero”. Vino che prevede una permanenza sui lieviti di almeno 36 mesi, con sboccatura (dégorgement) effettuata dopo “remuage” manuale, per piccole partite, in modo che le bottiglie in spedizione siano sempre di recente sboccatura. Degustato nella sua piccola ma fornitissima cantina milanese, ho trovato questo Cruasé assolutamente delizioso: colore salmone scarico brillante, luminoso, splendente, si propone con un naso di grande delicatezza ed eleganza, salato, nervoso, suadente, dove la vena minerale prevale nettamente su una succosa, energica, sapida nota di fragoline di bosco, ma senza nessuna compiacenza ad accenni dolci o confettosi. Ancora meglio la bocca, caratterizzata da una calibrata dolcezza cremosa, da una delicata succosità carnosa del frutto, da una vera croccantezza che ravviva e tiene in tensione il palato, ancora con slancio, dinamismo, mineralità e sale e un’assoluta finezza d’accento, una perfetta armonia tra tutte le parti, un’eleganza davvero rara, ahimé, in terra oltrepadana.
Ruiz De Cardenas Strada della Mollie 35 Frazione Mairano 27045 Casteggio (Pavia) tel. 0383 82301 – fax: 02 40094322 e-mail: vini@ruizdecardenas.it sito Internet http://www.ruizdecardenas.it/