Nomi nuovi lentamente emergono nel mondo del TrentoDoc . Accanto ai nomi classici tendono a porsi in evidenza nuovi protagonisti, autori di vini interessanti e promettenti e che anche quando non sono magari completamente soddisfacenti testimoniano ugualmente la vitalità di una denominazione che per troppo tempo è stata appannaggio quasi unico e sinonimo di quello che io amo definire “l’azionista di maggioranza” del TrentoDoc, le Cantine Ferrari di Trento. Uno di questi nuovi soggetti è sicuramente, posto nel comune di Faedo , celebre per la presenza di un vignaiolo di grande notorietà come Pojer e Sandri , l’azienda Bellaveder , con sede nel Maso Belvedere e dotata di otto ettari di cui sette e mezzo vitati a formare un corpo unico intorno alla vecchia casa padronale e alla moderna cantina ricavata da uno scavo nella roccia (calcare e dolomia) e successivamente ricoperta con uno strato di terra di circa un metro che ha reso possibile il reimpianto dei vigneti. I vigneti sono posti a circa 300 metri di altezza con esposizione a Sud e Sud-Ovest, in una zona collinare (conoide di Faedo), che è notoriamente ventilata e prevede “due tipologie di Terroir: l’una, che si trova nella parte a valle del maso, caratterizzata da un substrato calcareo a prevalenza di dolomie e un terreno moderatamente profondo a tessitura franco-sabbiosa, l’altra costituita da un terreno più profondo con quantità maggiore di argille e marne e un substrato composto da un conglomerato di marne e siltiti di colore rossastro, nella zona a monte”. La produzione della cantina è in larga parte destinata a vini fermi, Pinot bianco, Chardonnay, Sauvignon, Müller Thurgau e Gewürztraminer in bianco e Teroldego e Lagrein (dunkel e kretzer) in rosso, ma l’azienda produce, da uve Chardonnay in purezza, (le vigne allevate a pergola semplice spezzata e a spalliera sono state piantate nel 1982 e 1987) anche un TrentoDoc Blanc de blanc che si affina sui lieviti per più di 36 mesi. La vinificazione è tradizionale in bianco con pressatura soffice dell’uva intera e resa massima in mosto del 60%. Fermentazione condotta parte in acciaio e parte in barrique. La produzione è di circa 6000 bottiglie. Intendiamoci, c’è ancora da crescere in quanto a personalità e complessità, ma soprattutto pensandole come aperitivo queste bollicine si fanno decisamente bere con piacevolezza. Colore scarico poco espressivo, un paglierino verdognolo brillante e metallico, naso su note di frutta candita, agrumi, pesca noce e accenni di frutta secca, molto pieno e compatto con una leggera vena dolce. Bocca fresca viva, salata, nervosa con acidità che spinge decisamente e rende il vino incisivo e verticale con buona persistenza e sapidità.
Agricola Bellaveder Maso Belvedere Faedo (TN) Tel. 0461 650171 e-mail info@bellaveder.it Sito Internet http://www.bellaveder.it/it/vini-bellavedertn.dhtml