Con l’aria che tira, con questi chiari di luna e con la giusta incazzatura generale nei confronti della classe politica e dei suoi intollerabili privilegi, verrebbe davvero ben poca voglia di leggere articoli come quello che Fabrizio De Feo ha dedicato, su Il Giornale oggi, come potete leggere qui , al nuovo trend della classe politica, ovvero, come recita efficacemente il titolo, alla “Befana povera per i politici: quest’anno regali low cost ”. Ho così letto l’articolo scoprendo cose interessanti, ad esempio che quest’anno molti politici sono ricorsi a prodotti agroalimentari di qualità per i loro cadeaux (che sarebbe interessante sapere se alla fine abbiamo pagato noi contribuenti…). Ad esempio leggiamo che “Gianfranco Fini, alla sua truppa di Futuro e Libertà, ha inviato un pacco dono contenente prodotti alimentari e bottiglie di vino targati «Libera Terra», il marchio che contraddistingue i prodotti biologici delle cooperative aderenti a «Libera» e che gestiscono strutture produttive e terreni confiscati alle organizzazioni mafiose”, il che mi sembra una decisione intelligente e di valore, considerando anche la qualità dei vini, almeno di quelli prodotti in Puglia, di cui ho scritto nel 2010 qui . Ma perché segnalare questo articolo su Lemillebolleblog? Perché tra i cadeaux figurano anche delle “bollicine”, riferendosi alle quali l’autore dell’articolo è incorso in un’imprecisione, dimostrando di aver bisogno di leggere assiduamente questo blog. Ha difatti scritto che “Maurizio Gasparri e Gaetano Quagliariello vanno sul classico e recapitano tradizionali bottiglie di spumante Franciacorta”. E come chiunque gli direbbe, non solo il Consorzio Franciacorta o il curatore di questo blog, ma ogni comunicatore del vino ben informato, l’errore è semplice: quando di parla di Franciacorta, ma anche di qualsiasi altro metodo classico, tipo il TrentoDoc, la parola “spumante”, che non vuole dire nulla, è superflua, inutile, dannosa. In Francia nessuno si sognerebbe di scrivere “mousseux Champagne”, bensì semplicemente Champagne. Abituiamoci allora a scrivere Franciacorta e basta.
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Attenzione!
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