E’ sicuramente da prendere con largo beneficio d’inventario, trattandosi solo di una simpatica iniziativa senza alcuna pretesa di scientificità o volontà di essere esaustiva, però va ugualmente segnalato il risultato del sondaggio on line, dove i lettori venivano invitati a dire quale fosse il loro metodo classico preferito, quello consumato più spesso, promosso dal sommelier trentino Roberto Anesi, tra i responsabili di A.I.S. Trentino , e patron di una delle più belle osterie tipiche trentine, il Ristorante El Pael a Canazei ( www.elpael.com ). Un sondaggio che presentava una chiara lacuna d’impostazione, visto che non veniva offerta la possibilità di scelta, accanto a TrentoDoc, Franciacorta, Alta Langa, di un altro metodo classico a denominazione d’origine, l’Oltrepò Pavese Docg, confinato ingiustamente tra “gli altri”. Come si può verificare qui , il sondaggio si è chiuso con il bilancio di 168 voti, 828 web wiews, 165 mobi wiews, ma con un responso chiaro. Il metodo classico italiano che i votanti hanno detto di consumare più spesso è stato il Franciacorta con 75 voti pari al 45%, seguito dal TrentoDoc con 51 voti pari al 30% e dall’Alta Langa con 5 voti corrispondenti al 3%. Negli altri 37 voti sparsi 10 sono andati al Verdicchio, 13 all’Oltrepò Pavese, 3 a Trento, 2 a Champagne, 1 rispettivamente a Lessini Durello, Alto Adige, Col fondo senza sboccatura. Oltre al fatto che il dimenticato (nelle opzioni di voto) Oltrepò abbia riportato una dozzina di consensi, va sottolineato, en passant, che il TrentoDoc non riesce ad emergere quale metodo classico di riferimento nemmeno in un sondaggio organizzato in Trentino e promosso da un sommelier notoriamente legato ai colori del metodo classico della sua zona. Sarà forse che anche i wine aficionados del Trentino non credono più di tanto nel metodo classico di casa o, non sia mai!, preferiscono bere le “bollicine” della zona vinicola bresciana?