Non ho fatto in tempo a tirare amabilmente le orecchie alla Juventus, tacciata di scarsa fantasia o di aver dimostrato uno scarso attaccamento alla causa dei vini piemontesi scegliendo di brindare allo scudetto stappando Champagne e non Alta Langa o Asti Docg, che mi tocca prendere atto e segnalare che un altro personaggio ha scelto di dimostrare la propria gioia per un successo stappando ancora Champagne. E per di più uno Champagne della stessa Maison scelta dalla squadra di calcio torinese.
Sto parlando del confermato Sindaco di Verona Flavio Tosi, immortalato in una fotografia pubblicata sul sito Internet del Corriere della Sera mentre stappa lo stesso Pommery. Dunque niente Prosecco, Superiore Docg o Doc, o Lessini Durello , che sarebbe stata la scelta ideale, prodotto com’è in provincia di Verona e Vicenza, ma un prevedibile méthode champenoise francese. I casi sono tre. O Tosi ha scelto Pommery perché è juventino e vuole collegare i propri festeggiamenti a quelli della squadra bianconera, o ha scarsa fantasia e poca conoscenza delle “bollicine ” prodotte nella sua amata terra veneta. Oppure c’è un terzo caso, una straordinaria capacità dei responsabili dell’ufficio marketing del gruppo Vranken Pommery Italia nel proporsi come il vino da scegliere per festeggiare. Capacità dimostrata ieri a Trieste per la festa dello scudetto juventino e oggi a Verona con il brindisi di Tosi. Scommettiamo che al Sindaco di Verona arriverà qualche tirata d’orecchie da qualche trinariciuto prosecchista per il delitto di lesa eno-maestà veneta?