Lo dico sempre che vale la pena, e non solo per i conti bancari dei dentisti, che noi contribuiamo a rimpinguare, andare regolarmente dal dentista. Non solo, è ovvio, per l’igiene dentale e la prevenzione della carie, ma anche per leggersi i giornali che si trovano in sala attesa. Così ieri recandomi dal mio simpatico “torturatore” per un controllo, ho potuto sfogliare, confesso di non esserne un regolare lettore, un numero di fine novembre del settimanale mondadoriano Panorama , imbattendomi nella rubrica di vini firmata da quel notorio “esperto” che risponde al nome di Bruno “Porta a porta ” Vespa . Con il titolo di “Storie di vini da regalare a Natale ”, si poteva leggere il consueto insipido colonnino (il testo completo qui ) con alcuni consigli per gli acquisti. A catturare la mia attenzione è stato questo passo: “Lo spumante che ho apprezzato di più nel 2012 è il Ca’ del Bosco Anna Maria Clementi 2003 (90 euro in enoteca), Grande charme, grande freschezza con la segnalazione che le vecchie annate dei nostri migliori spumanti sono all’altezza di molti campioni francesi”. Avete notato la “stranezza”? Il signor Vespa non solo si ostina a definire spumante (che abbia bisogno anche lui come altri personaggi di un urgente corso accelerato AIS ?) un vino che definire “spumante” è ridicolo, trattandosi di un vino dotato di una precisa denominazione d’origine, Franciacorta Docg . Ma, cosa ancora più singolare, nel suo testo dimentica di definire Franciacorta il vino, limitandosi a citare il nome dell’azienda e della cuvée. E questo in omaggio alla cosiddetta completezza dell’informazione… Di fronte a questa stravaganza vespiana, che non fa che confermare a che tipo di “esperto” ci si trovi di fronte e ci fa chiedere retoricamente, ben conoscendo la risposta, come diavolo faccia Panorama, rivista di cui è proprietaria la famiglia Berlusconi, personaggio che notoriamente ha un’alta opinione di Vespa, ad avere un “critico di vini” siffatto, viene però da chiedersi: ma l’azienda proprietaria di quella cuvée e soprattutto il Consorzio Franciacorta non hanno proprio nulla dire su questa assurda omessa citazione del nome Franciacorta e nella definizione di quel vino come “spumante”? Mi piacerebbe chiedere lumi a proposito a Maurizio Zanella, deus ex machina di quella Cà del Bosco la cui Cuvée Anna Maria Clementi è stata selezionata dal giornalista e scrittore. Ma anche presidente del Consorzio Franciacorta. Il ritrovamento in archivio di un recente articolo, che potete leggere qui , e che riferisce del recente conferimento anche a Bruno Vespa del Premio Franciacorta in Roma , “ideato dal Consorzio Franciacorta per celebrare gli “ambasciatori” del made in Italy , omaggiando al contempo la Capitale: si tratta di personaggi che con la loro opera hanno dimostrato il valore dell’italianità in numerosi campi, dalla moda, all’imprenditoria, alla cultura, al mondo delle istituzioni, secondo il giudizio del Consorzio”, mi fa ritenere invece che un simile invito sarebbe tempo perso. Mala tempora currunt, e chi fa cattiva informazione invece di essere benevolmente rimproverato viene premiato: evviva!
___________________________________________________________
Attenzione! … non dimenticate di leggere anche Vino al vino
http://www.vinoalvino.org/