Valeva proprio la pena partecipare, giovedì scorso, 24 gennaio, alla festa, tenutasi in una cantina di Adro, organizzata per festeggiare il primo compleanno dell’Associazione FAN FranciacortAppassioNati . Che cosa sia questa Associazione lo potete capire guardandovi questo video di Youtube e rileggendovi quanto ho scritto, parlando di un ottimo Franciacorta Docg prodotto da due dei più attivi associati, in questo post . Dove troverete una serie di commenti “dal sen fuggiti” come avrebbe detto il Metastasio. Valeva la pena essere presenti allo spegnimento della prima candelina di un qualcosa che non è stata pensata e non agisce in contrapposizione al Consorzio Franciacorta , come può aver detto solo qualche persona disinformata o in malafede, ma vuole introdurre un’altra modalità di espressione di chi opera a vario titolo, titolari di aziende, cantinieri, enologi, addetti commerciali, nella filiera franciacortina, perché è stata una bella serata. Animata da persone che credono nella Franciacorta e nel Franciacorta, che provano, senza vergognarsi (e perché dovrebbero mai, “signori” Zakk, Il Contestatore e “coraggiosi” professionisti del commento anonimo?) un legittimo orgoglio franciacortino . Che se ne fregano altamente degli eno-snobismi anti-franciacortini all’Andrea Scanzi e si tirano giornalmente su le maniche perché in questa zona vinicola lombarda si creino qualità, ricchezza, lavoro, una forte identità produttiva, un modus operandi rispettoso dell’ambiente, se possibile naturale ed eco-compatibile. E’ stato bello, per me che franciacortino (di nascita e di residenza) non sono, anche se vivo a Bergamo, solo trenta chilometri di distanza dalla capitale della zona, Erbusco , apprendere che i soci hanno già raggiunto quota 66, di cui 41 cantine (cosa aspettano le oltre 60 che mancano all’appello ad aderire? Vogliono forse una vecchia Franciacorta, sono ostili al nuovo?), e incontrare a quella che è stata una vera e propria festa, anche un po’ “caciarona”, con tanto di dj e musica disco ad alto volume, non solo tantissimi giovani. Ma anche e soprattutto quelli che con efficacia il padrone di casa, Bruno Muratori (con il quale un giorno voglio fare un discorso franco a quattr’occhi) ha chiamato i “diversamente giovani”, ovvero genitori e zii dei FranciacortAppassioNati, produttori, faccio alcuni nomi a caso, Enrico e Paola Gatti ed Enzo Bazzarini, Bruno Dotti, Emanuele Rabotti, Giuseppe Vezzoli, Roberto Gatti, che conosco da una vita, dalla fine degli anni Ottanta. E come dimenticare quello che secondo i bookmaker potrebbe diventare (Vittorio Moretti permettendo) un eccellente nuovo presidente del Consorzio Franciacorta a secondo mandato di Maurizio Zanella ultimato, ovvero l’enologo della Guido Berlucchi e vero erede del grande Franco Ziliani, Arturo Ziliani, presente con tanto di simpatica consorte candidata (indovinate per chi) alle prossime elezioni? E poi tanti altri amici della Franciacorta, come l’inquieta coscienza critica Giovanni Arcari, il raffinato enologo Nico Danesi, l’appassionata ambasciatrice del Franciacorta in Polonia, Elisabeth Babinska Poletti, Patrizia Ucci, consorte dello chef supremo Vittorio Fusari, un ristoratore in gamba come Roberto Gozzini, Andrea, il figlio del vecchio amico Aldo Pagnoni, Gian Mario Bariselli e un sacco di altri ancora i cui nomi, e me ne scuso, mi sfuggono mentre scrivo.
Voglio pubblicamente fare i miei complimenti a chi ha avuto la bella idea di dare vita a questa associazione, Jessica e Dario Vezzoli, Gigi Nembrini e Daniele Gentile, Carmelo Raco, Michela Muratori, Raffaello Vezzoli, per aver creduto che il vino, il Franciacorta, potesse diventare tema di aggregazione intelligente, non banale, vivo, per tanti ragazzi che vivono il loro tempo con intensità, pienezza, entusiasmo e tanta voglia di fare. Anche per fermare il declino di questa nostra Italia, che ha bisogno di energie nuove, di un rinnovamento, di un dialogo tra le nuove generazioni, che spingono per emergere ed in molti casi sono già emerse, e l’esperienza dei “veci”, i “diversamente giovani”, che non pensano proprio sia arrivata l’ora di “rottarmarli” e che vogliono, prima di passare loro il testimone e fare loro tanti auguri, accompagnare e consigliare, senza paternalismi, i più giovani. Una bellissima serata, scandita da buone cose da mangiare, preparate da una società il cui nome è tutto un programma “le Perlage”, e soprattutto da un ragionevole numero di bicchieri di Franciacorta Docg. Gustati, comparati, bevuti in un clima disteso, operoso e amicale. Che fare quindi se non augurare lunga vita e cento di queste feste all’Associazione FAN FranciacortAppassioNati ?
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Attenzione! non dimenticate di leggere anche Vino al vino
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una cosa mi pare certa da qui al prossimo 24-25 febbraio: occorre Fare per Fermare il declino !