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Con clamoroso ritardo, (si è aperta a metà dicembre) ma sempre in tempo, visto che sarà aperta sino al 26 maggio informo che in quel di Reims , presso il Musée des Beaux-arts , la mostra Les Arts de l’Effervescence: Champagne! , ovvero l’epopea dello Champagne dal XVIII° secolo sino ai giorni nostri. Come si legge nella presentazione di questa mostra, qui e ancora qui , da secoli lo Champagne “intriga e affascina. Nelle sue bollicine si riflette un mondo leggero pieno di feste e di eccessi. Attorno a questo elisir si sono riuniti artisti, scrittori, musicisti, cineasti che hanno trovato in lui un’inesauribile fonte d’ispirazione, di poesia e di estasi”. In questa mostra lo Champagne viene celebrato con una presentazione decisamente multidisciplinare. La mostra presenta difatti qualcosa come 370 opere d’arte provenienti da collezioni pubbliche e private di tutto il mondo, opere di Alfons Mucha, Gino Severini, Picasso, Gaston La Touche, André Masson, Léonard Tsuguharu Foujita, e Jean Lurçat, quadri ma anche manifesti, splendidi quelli di Pierre Bonnard o Leonetto Cappiello, sculture, vetri e ventagli frutto dell’ingegno squisito di René Lalique, Charles Christofle o Emile Gallé, e poi contributi musicali e cinematografici che inneggiano al mariage tra lo Champagne e l’arte in tutte le sue forme, che trova nella magica effervescenza “un’energia nuova” e una fonte d’ispirazione. Apportatore di “miti, lo Champagne è simbolo di un arte di vivere “à la française” di fama internazionale. Un’esposizione, quella aperta sino al 26 maggio, giudicata d’interesse nazionale dal Ministrero della Cultura e della Comunicazione, dalla Direzione generale dei patrimoni e dal Servizio dei musei di Francia, curata da “David Liot, conservateur en chef et directeur du musée des Beaux-arts de Reims – Catherine Delot, conservateur en chef au musée des Beaux-arts de Reims – Alice Thomine Berrada, conservateur au musée d’Orsay Avec le soutien scientifique du musée d’Orsay”.
La mostra si avvale di uno splendido catalogo, pubblicato da Somogy Editions d’Art , di cui conto di scrivere, non disperando di riuscire a recarmi a Reims, e che testimonia nelle sue oltre duecento pagine quanto lo Champagne abbia mosso, motivato, suggestionato e ispirato le migliori intelligenze. E quanto continui a farlo anche oggi. Per informazioni sull’esposizione visitare il sito della ville di Reims e quello di Reims Tourisme . Qui indicazioni sui percorsi , e qui tutte le indicazioni pratiche per visitare la mostra .