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Contrordine, verrebbe voglia di esclamare correggendo la rotta rispetto a quanto riferito in questo post relativo all’andamento delle spedizioni di Champagne , in Francia e nel mondo, nel primo trimestre 2013. Con un’inversione di tendenza netta, come racconta sempre il documentatissimo blog francese Champagne un monde de bulles in questo post , sembrano ripartire con nuova lena le vendite del celeberrimo méthode champenois transalpino. Nel mese di aprile 2013, forse anche per merito dell’effetto Pasqua (31 marzo) o di una nuova fiducia (o di una disperazione, visto l’andamento della crisi economica, che inviterebbe a bere e brindare, come sul Titanic, per dimenticare…), le spedizioni di Champagne hanno toccato quota 20,1 milioni di pezzi, il che significa un incremento del 6,3% rispetto ai dati dell’aprile 2012. Crescono moderatamente, del 5,6%, le spedizioni in Francia, ma crescono a doppia cifra quelle verso i Paesi terzi, nientemeno che del 22,2%, mentre sono solo i super depressi Paesi dell’Unione Europea a fare registrare un ennesimo calo, del 6,5%. Va inoltre segnalato come un dato in controtendenza la crescita delle vendite degli Champagne dei vignerons nei Paesi dell’Unione Europea, pari al 21,3%, mentre le vendite dei vini dei piccoli produttori e récoltant manipulants sono in calo, del 7,7%, in Francia. Da questi dati diffusi dal C.I.V.C. emerge un elemento incontrovertibile, ovvero il peso sempre maggiore che le vendite nei Paesi terzi, extra CEE, stanno assumendo nell’economia della Champagne.
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