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Attenzione bitte, il vino di cui sto per parlarvi non è un vino qualsiasi, seppure buono, ma una delle più buone “bollicine” metodo classico da me gustate nel corso del 2013. Un Franciacorta? No. Un Trento Doc? Nemmeno. E tantomeno un Oltrepò Pavese o un Alta Langa.
Questo vino stupendo, che porta in etichetta il millesimo 2002 e che ha maturato ben dieci anni , oh yes, sui lieviti, viene dall’Alto Adige / Süd Tirol, e precisamente dall’antico paesino vitivinicolo di Cornaiano, sulla Südtiroler Weinstrasse , la Strada del vino, e da una cantina che io considero un punto di riferimento per il metodo classico prodotto in provincia di Bolzano, la Cantina Spumanti Lorenz Martini .
Ho già celebrato qui e poi ancora qui il valore assoluto del Brut riserva Comitissa , annate 2005 e 2007 che il bravo Lorenz Martini (spumantista dal 1985) produce da uve Chardonnay e Pinot Bianco, nell’ambito di una produzione complessiva in provincia di Bolzano intorno alle 220-230 mila bottiglie complessive. Nella riserva Comitissa Lorenz Martini, bravissimo enologo consulente di diverse cantine, utilizza ben il 30% di Pinot bianco, una percentuale pari a quella dello Chardonnay e inferiore di un dieci per cento a quella del Pinot nero. Uve che arrivano da vigneti di Cornaiano, Appiano-Monte e Cologna-San Genesio, situati tra 500 e 800 metri di altezza. Vigneti posti su terreni argilloso, ciottoloso, calcarei.
Ora Lorenz ha tentato (riuscendoci in pieno) il difficilissimo esercizio sul filo di produrre addirittura una Gran Riserva che sui lieviti invece dei consueti 36 resta 120 mesi, ovvero dieci anni. Una Gran Riserva figlia di un’annata, il 2002, che Martini giudica eccezionale, e che nel resto d’Italia, Valtellina ed Etna a parte, è stata quasi da dimenticare. Un Blanc de Blanc che é una sintesi paritaria tra Chardonnay e Pinot bianco.
Una riserva, dal packaging esemplare, bellissima etichetta e capsula dello stesso colore del vino e del collarino, bilingue, che l’accompagna, che e io e la mia dolcissima, adorata compagna, che sulle “bollicine” è ancora più rigorosa di me nei gusti, abbiamo giudicato splendido e davvero di livello superiore. Sorprendente per l’equilibrio, nonostante una gradazione alcolica sorprendente di 13,5 gradi, la piacevolezza, l’eleganza.
Colore paglierino oro, con leggere sfumature verdoline, perlage sottilissimo, soffice, a “nuvolette” nel bicchiere, si propone freschissimo, elegante, con uno spiccato carattere di montagna, minerale, salato e petroso, sin dal primo impatto, profumato di nocciole fresche, pesca bianca e fiori bianchi, mela cotogna leggermente candita.
L’attacco in bocca è affilato, nervoso, incredibilmente scattante e verticale, freschissimo e pimpante – non sembra assolutamente un vino di dieci anni – con acidità indomita ma bilanciata, dotato di una bella bolla croccante, di una grande ricchezza di sapore e di sale (quasi salmastro, e perfetto per un abbinamento alla grande ad ostriche, frutti di mare e crostacei) con una verticalità lunghissima e una magnifica persistenza, con un finale, vivo, ricco di energia, che chiude ancora su note di nocciola.
Un grande metodo classico, un piccolo capolavoro (costoso, prezzo 45 euro) della spumantistica metodo classico altoatesina: chapeau!
Lorenz Martini via Pranzoll 2/D Cornaiano BZ tel. e fax 0471 664136 e-mail lorenz.martini@rolmail.net sito Internet www.lorenz-martini.com
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