Molto interessante l’intervista che la parigina trapiantata a Milano Delphine Veissiere , esperta di consulting & training e animatrice della Ecole du Champagne , nonché comunicatrice del vino sul suo sito Internet e blog , ha fatto al wine writer inglese Tom Stevenson in occasione della sua conduzione di un rivelatorio English Sparkling wines tasting (a proposito leggete qui , qui , qui e qui ). L’intervista appare sul nuovo portale enogastronomico Rizzoli RCS Lei Foodie , e la potete leggere integralmente qui .
Unico appunto da fare all’amica Delphine, grande esperta di Champagne e collaboratrice per la parte italiana di una guida dei vini francese, ma anche al collega inglese, è il continuo, incongruo uso del termine “spumante” e “spumanti” sia per definire il Franciacorta Docg sia per gli English Sparkling wines. Mi chiedo se entrambi definirebbero mai un Margaux o uno Gevrey Chambertin come un “vin rouge ” o uno Champagne come “vin mousseux ”.
Quanto a Stevenson, come si è già palesato nella nostra degustazione insieme di qualcosa come 310 campioni di Franciacorta, la pensiamo spesso in maniera diversa sui vini che assaggiamo e abbiamo idee diverse sulle possibilità della Franciacorta di sfondare sui mercati mondiali. Lui ha dichiarato che “i Franciacorta sono venduti a prezzi troppo bassi per raccogliere visibilità sulle grandi tavole del mondo: visto la qualità dimostrata nel bicchiere, i prezzi potrebbero essere raddoppiati senza temere un calo del consumo”, io credo che soprattutto sul mercato inglese, primo mercato export dello Champagne con 33 milioni di bottiglie, se i Franciacorta raddoppiassero i prezzi, come lui dice, ben difficilmente verrebbero scelti dagli appassionati inglesi più Champagne-centrici.
Non credo che “i Franciacorta sino ben fatti, ma meno freschi degli Champagne, e ancora meno degli spumanti inglesi”, perché visti i 10 vini che abbiamo degustato il 15 ottobre nelle “bollicine” inglesi la freschezza c’è ma fanno difetto equilibrio, complessità e profondità, cosa che trovo invece in molti Franciacorta.
Ed infine, e ora vi rimando all’intervista , non sono assolutamente d’accordo con Tom quando sostiene, parlando del Prosecco, “Continuo a preferirlo a un Cava spagnolo”. Io lascio a lui tutto il Prosecco che vuole e mi tengo i Cava, soprattutto Cava come quelli di Gramona e Raventos y blanc di cui ho scritto più volte su questo blog. Buona lettura!
___________________________________________________________
Attenzione! non dimenticate di leggere anche Vino al vino
http://www.vinoalvino.org/