A seguito della bella notizia, data qui e poi ripresa ancora qui dell’accordo firmato tra il Consorzio del Prosecco meno altolocato, ma più importante in termini di bottiglie prodotte e di zona d’estensione, il Consorzio del Prosecco Doc e il celeberrimo museo Ermitage di San Pietroburgo , che farà del Prosecco Doc lo “Spumante” ufficiale del Museo per i prossimi cinque anni, vin d’honneur del celebre Museo la cui sezione italiana annovera opere dei più illustri e geniali artisti come Leonardo da Vinci, Raffaello, Tiziano e Canova, Tintoretto e Cima da Conegliano, mi fa molto piacere poter documentare come si presenta il frutto di questo accordo.
Grazie alla cortesia del Consorzio Prosecco Doc , che comprende una vastissima area con nove province tra le regioni del Veneto (Belluno, Padova, Treviso, Venezia e Vicenza) e del Friuli Venezia Giulia (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine), ecco come si presenta il packaging del Prosecco Doc per l’Ermitage, che rappresenta una grande operazione di immagine per il Made in Italy, e una efficace operazione di Marketing territoriale. Il cofanetto che accoglie la bottiglia, l’etichetta, e la retro-etichetta in lingua russa.
Confesso che sarei stato più contento se a firmare un accordo così significativo e qualificante da un punto di vista culturale, perché qui non si tratta solo di vendere vino, ma di proporre in un posto straordinario come l’Ermitage, conosciuto e apprezzato nel mondo intero, fossero state zone produttrici di vini che amo (e bevo) di più del Prosecco Doc.
Ma poiché questo risultato l’hanno portato a casa i prosecchistidoc , nemmeno i loro più blasonati cugini del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore, ma loro, come non battere loro le mani e dire bravi bravissimi e auguri di ogni successo, commerciale e d’immagine, per questo 2014? Chapeau!
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