Calma e gesso, prosecchisti, non dimenticate che avete successo perché bulk wines!
Non sono nato ieri per non capire che, soprattutto in questi giorni, dove per vendere un bancale in più ci si arrampicherebbe sui vetri e si farebbe chissà cosa, sono previsti e comprensibili, insomma, fanno parte del gioco, anche slogan pubblicitari un po’ sopra le righe. Con tanto di ostentazione “di muscoli” e campanilismo che sfiora il patriottismo e una celebrazione esagerata del presunto primato delle piccole patrie.
Però, vedersi arrivare, dalla simpatica e capace p.r. del Consorzio Prosecco Doc , ovvero 243 milioni di bottiglie vendute nel 2013 , con un incremento del 24,2% rispetto al 2012, una mail che recita testualmente “Le nostre bollicine di bandiera, impermeabili alle tensioni tra Usa e Russia, svolgono il ruolo di ambasciatrici della migliore italianità nel mondo. Da New York a San Pietroburgo passando per Chicago, il Prosecco Doc si fa amare dovunque” mi sembra un po’ troppo.
Capisco che a Conegliano Valdobbiadene, pardon, in Veneto-Friuli Venezia Giulia, vasta area di produzione del Prosecco Doc, il successo possa un po’ dare alla testa, visto che anche all’estero, ad esempio sul blog del confrère canadese Guénaël Revel, alias Monsieur Bulles , celebrano “la diversité effervescente de Vénétie”, definendo un noto Prosecco Docg “un mousseux aussi agréable qu’abordable, efficace et bien construit, qui saura lancer les festivités dans un apéritif gourmands”.
Però, sempre all’estero, in quel “paradiso” che si sta rivelando per i produttori di Prosecco tout court il Regno Unito una rivista specializzata ben informata come The Drink Business ricorda che tanti Prosecco si stanno vendendo bene grazie ai loro “bulk prices ” (traduco: prezzi stracciati) e che oggi “the cheapest Prosecco in the UK ”, il Prosecco a prezzo più basso, si vende a 5 sterline sullo scaffale come marchio della grande catena Asda.
Non c’è dunque di che essere particolarmente fieri e orgogliosi, anche se, riporta sempre lo stesso articolo della rivista britannica, un importante esponente del mondo prosecchista, MD della Bosco Viticultori , sostiene che questo prezzaccio è basato sui prezzi delle uve del passato e non potrà essere riproposto nel 2015. Si tratta dell’ultimo episodio di un contratto che è giunto al termine, ed in futuro il Prosecco cheapest che si potrà trovare in promozione in UK costerà non 5 sterline, ma £6.49.
Lo scorso anno il prezzo a litro del Prosecco era di 1.10 euro, ora di 1.40 euro. Ma sempre di “bulk price”, di cheap wines si tratta, e nel mondo, discorso Asti Docg a parte, che pure comprende milionate di bottiglie, ci sono anche i 60 milioni di bottiglie del vero Prosecco, quello storico targato Conegliano Valdobbiadene Docg e numeri che crescono e sono destinati a diventare via via più interessanti di Trento Doc e soprattutto Franciacorta Docg.
Pertanto quelle del Prosecco a prezzo stracciato saranno anche, per certi versi, “bollicine di bandiera”, ma non è una bandiera di cui essere particolarmente fieri. E’ una bandiera che rappresenta un vino dal nome sicuramente popolare, ma con le brache, riferite ai prezzi, ampiamente calate. Contenti voi…
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