Dopo i vaticini e le attente osservazioni nella sfera di cristallo, che ho già fornito giorni fa con un’analisi che anche in Francia è stata considerata lungimirante e ben informata (merci Mesdames et Messieurs ) ora alcuni dati reali, riferiti alle expéditions de Champagne 2014 aggiornati al mese di novembre. Dati che fanno capire come dicembre abbia fatto la differenza e consentito il colpo di reni che ha permesso alla Champagne di chiudere con segno positivo il difficile anno appena trascorso.
Nel mese di novembre le statistiche Civc indicano un volume di 46,6 milioni di bottiglie spedite, in ribasso del 2,1% rispetto al novembre 2013, con i vini delle cooperative in rialzo dell’8,7%, contro un calo del 4,8% dei vini dei vignerons e del 2,6% di quelli delle grandi Maison.
La Francia conferma il suo lungo andamento negativo, nonostante l’azione di alcuni politici responsabili orgogliosi di quello che il vino in Francia (e in Europa tutta) rappresenta, con un calo delle vendite, novembre 2014 su novembre 2013, del 4,6%, mentre crescono del 2,6% le vendite nei Paesi terzi e dell’1,5% nei Paesi CEE. Ma le proiezioni sui dodici mesi confermano una crescita 2014 su 2013 dell’1,5% , con un totale delle spedizioni che dovrebbe attestarsi intorno ai 306,1 milioni di bottiglie.
Alla faccia dei gufi, dei profeti di sventura, di quelli che, come perfetti stupidi e provinciali, blaterano di “spumante italiano che sorpassa lo Champagne”. A’ la santé, Champagne! Longue vie au roi des vins !
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