Invece… Brut Orgoglio Italia, Ferrari…
Vi voglio riportare indietro alla data – quel giorno Milano era splendida e la sera prima avevo brindato, con Baldo e Bartolo , alla vittoria di Tsipras contro le oligarchie bancarie europee – del 26 gennaio. Quella mattina, con tanto di cravatta rossa simbolica, indossata da uno che è orgogliosamente di estrema destra da sempre e che disprezza chi blandisce i padroni, di qualsiasi tipo e colore siano, mi ero recato alla sede Expo di via Rovello per la conferenza stampa di presentazione dell’accordo, molto oneroso, tantissimi i soldi spesi – in un recente articolo annotavo “di recente è stato “approvato il bilancio 2014 e 2015, del quale il budget straordinario relativo a Expo 2015 è di 1.530.000 euro ”) – che dichiarava il Franciacorta, attraverso il Consorzio Franciacorta, “official sparkling wine di Expo 2015 ”.
La notizia, in pillole, era che il Consorzio Franciacorta , offrendo “un contributo cash di 380.000 euro e 80.000 euro in vino” avesse vinto “l’appalto”, la gara con una concorrenza peraltro non particolarmente agguerrita, e sarà l’Official Sparkling Wine dell’Esposizione Universale , della mirabolante (si spera) Expo 2015 e che come ha detto “il Commissario Expo, Giuseppe Sala, in una simpatica conferenza stampa ieri a Milanoche non ci saranno più gare per altri vini”.
Quel freddo, splendido 26 gennaio nella conferenza stampa alla presenza del Ministro Martina, e del sottoscritto , di tutti i capataz del Consorzio, di una stampa come sempre leccante e plaudente quando si tratta di Franciacorta,“il Commissario Expo, Giuseppe Sala non aveva affermato che “non ci saranno più gare per altri vini”? Ma come, il Franciacorta non doveva essere il solo “official sparkling wine dell’Expo”?
Invece, leggi le cronache di ieri, lunedì 17 agosto, le veline ufficiali che comunicano minuto per minuto l’andamento della padrona d’Europa, l’ex funzionaria della Freie Deutsche Jugend (Fdj) , l’organizzazione ufficiale dei giovani comunisti della DDR alla quale la famigerata Stasi propose di arruolarsi tra le sue fila , al secolo Angela Dorothea Kasner in Merkel , pare che quella Signora che Silvio Berlusconi , in un momento di lucidità e di humour definì in maniera simpatica , non abbia brindato con le bollicine bresciane che in singolari degustazioni – sfida “spezzano le reni ai più grandi Champagne”. Le bollicine official sparkling wine di Expo…
Le cronache ci dicono che dapprima abbia fatto visita al bellissimo stand dell’Alto Adige – Süd Tirol e abbia brindato con un bicchiere di Alto Adige Weissburgunde dell’amatissima Cantina Produttori di Cornaiano – Girlan , e poi, lo dice il super filo renziano Corriere della Sera normalizzato, quindi ci si può credere, sia stata a cena a Palazzo Italia , da Peck, dove La carta dei vini proposti ai commensali prevedeva un brindisi con un Ferrari Brut Orgoglio Italia, uno Chardonnay 2012 Planeta, un Recioto Valpollicella classico 2012 Allegrini.
Inutile sottolineare come la scelta sia stata “di regime”, uno Chardonnay di un “mammasantissima” produttore siculo, il Recioto di una rampante produttrice veneta, con vigneti anche in Toscana, amica e sostenitrice di Renzi e molto molto amica, dicono le voci, di un baffuto sostenitore di Renzi, anzi di un beneficiato da Renzi, e poi il Brut, che ancora una volta sui giornali non viene definito con il suo vero nome, Trento Doc , del notissimo spumantista di Trento, un vino di cui si può leggere qui e poi ancora qui .
E le “Prestigiose” bollicine di Franciacorta, l’Official Sparkling Wine di Expo che fine ha fatto? Le scorte disponibili nello standettino posto lungo il Decumano se le sono bevute tutte le torme di turisti da Gardaland che affollavano Expo a Ferragosto, oppure qualcosa non ha funzionato a dovere? E se non ha funzionato, è per colpa di chi?
Produttori della Franciacorta, visto che avete pagato fior di soldi per essere ad Expo, voi cosa ne pensate? Anche se siete impegnati nella vendemmia non è il caso, finalmente, di chiedere CHIAREZZA e TRASPARENZA su tante cose?
Detto da un amico della Franciacorta, più franciacortino di tanti franciacortisti…
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