La tipologia del “dosaggio zero”, la più “secca”, quella che in teoria dovrebbe essere destinata solo ad un pubblico ristretto, perché la più diretta e priva di compromessi dal punto di vista organolettico, incredibilmente incontra un crescente successo in ogni denominazione ed è in costante aumento il numero di aziende che, se non l’ha, aggiunge uno “Zero” alla propria gamma.
Non solo in Franciacorta, nel Trento Doc e parzialmente in Oltrepò Pavese, ma anche nella più piccola e giovane delle denominazioni, la piemontese Alta Langa .
Un esempio, riuscito, di Dosaggio Zero piemontese, cuvée di Pinot nero (85%) e Chardonnay (15%) da vigneti posti oltre i 300 metri d’altezza su suoli ricchi di argilla e calcare è un Alta Langa proposto da una cantina che vanta una lunga storia, iniziata nel 1878, nel campo dei vini classici del Roero (la cantina ha sede a Canale d’Alba), ed è la cantina fondata dall’imprenditore e proprietario terriero Enrico Serafino .
Un’azienda che nell’ultima dozzina d’anni ha conosciuto vasti cambiamenti e ammodernamenti tecnici ed enologici e nell’ambito del Progetto denominato Cantina Maestra teso a realizzare vini che esprimono fino in fondo tutte le potenzialità e l’identità del Roero, ovvero piacevolezza, grande bevibilità ed eleganza, ha inserito, accanto a Roero Arneis, Roero, Barbera d’Alba e Nebbiolo d’Alba, anche l’Alta Langa coinvolgendo 14 conferitori regolari di uve che gestiscono 11 ettari piantati a Pinot nero (in gran parte) e Chardonnay. Il tutto sotto il controllo dell’agronomo aziendale. Vigneti con popolazione policlonale di modo da avere una “complementarietà organolettica tra acidità, struttura e profumi”. Una raccolta delle uve a piena maturità e la raccolta una volta raggiunta lo stadio ideale di ogni singolo vigneto porta ad avere ricchi di struttura e con un bel corredo acido che si prestano bene ad un lungo affinamento sui lieviti.
Il Brut Zero , di cui ho recentemente degustato il millesimo 2008 ha quindi compiuto 60 mesi affinamento sui lieviti, con un dosage limitato all’aggiunta del vino originale.
Il risultato è di buon livello: colore paglierino verdolino, naso complesso inizialmente chiuso che poi si pulisce e mostra ricchezza di sfumature e un frutto (frutta esotica soprattutto) ben maturo, note di frutta secca leggermente tostata, una leggera speziatura, largo in bocca pieno e succoso, più largo che profondo, sorretto da una grande materia ricca, con persistenza lunga, ha sale e nerbo.
Un Alta Langa Zero non da servire come aperitivo ma da portare a tavola, abbinandolo anche alle preparazioni, di pesce, di pesce e verdure, di carne bianca, più saporite e impegnative.
Enrico Serafino Corso Asti 5 12043 Canale CN Tel. 0173 979485 Sito Internet http://www.enricoserafino.it/it/
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