Due settimane, tra clamori vari, minacce di querela da parte di stolidi e storditi proseccari, l’avevo scritto io che il Prosecco (Doc o Docg, le differenze non sono poi granché), salvo rare eccezioni, è un vino mediocr e. Che piace e ha successo tra i mediocri. In tempi mediocri.
E oggi, sul suo Doctor Wine , anche il mio ex nemico Daniele Cernilli , al secolo “il Robert Parker der Tufello”, è costretto, in un articolo che costituisce una breve ma profonda analisi del “fenomeno Prosecco”, a riconoscere, per dirla con Fantozzi, che larga parte del Prosecco è “una boiata pazzesca”…
Beh, pensateci prosecchisti e proseccari , se ve lo dicono Cernilli & Ziliani, forse del futuro di questa wine commodity, di questo spumantino che ha successo perché costa poco, ha un nome che si ricorda e piace soprattutto a chi non capisce un tubo di vino, bisognerebbe cominciare seriamente a pensare… Oh no?
Attenzione!:
non dimenticate di leggere anche
Vino al vino http://www.vinoalvino.org/