Non voglio fare dell’allarmismo. Non intendo discreditare (ci pensano già molti degli indigeni a farlo, con i loro comportamenti, le loro sistematiche bugie, la loro scarsa considerazione dei consumatori) la zona spumantistica bresciana . Che non ricordo mai come si chiami. So che è un nome che scimmiotta la Francia, ma una francettina da poco. Una Francia… corta .
In attesa di pubblicare domani, calma e gesso , le piccole vendette si consumano fredde e le coltellate (me l’hanno insegnato ad Erbusco e dintorni) si tirano a freddo, così fanno più male, il mio punto di vista su comunicati stampa ed interviste riguardanti l’andamento della vendemmia 2017 , comunicazioni che gridano vendetta al cospetto di Bacco , della correttezza dell’informazione e del buon senso, voglio segnalare, guardate bene l’immagine riprodotta, o che potete vedere a questo indirizzo Internet , una cosa.
Su un organo di stampa che ha una certa quale importanza nel panorama della stampa locale, ovvero il quotidiano Brescia Oggi , è apparsa una lettera pubblicata con questo chiaro titolo: “Quei finti turisti rumeni sottopagati in Franciacorta ”. Nella lettera, firmata da Giuseppe Zani residente in Cortefranca, si narra dell’affluenza incredibile, nel periodo che, guarda caso, ha coinciso con le operazioni vendemiali, di numerosi pullman di turisti di origine rumena (sicuramente tutti virtuosi del violino tzigano e aspiranti virtuosi strumentisti della incredibile orchestra “I fantasisti del metro” del mio amico Roberto Durkovic ) visti sostare per scattare foto, e forse altro, tra i vigneti della zona spumantistica Docg lombarda.
Il tema trattato, in splendida maniera e ironica da Zani, che contattato da me telefonicamente mi ha confermato e ribadito le sue icastiche e disarmate osservazioni, è quello, antico, visto che l’altro quotidiano bresciano, il Corriere di Brescia (emanazione del Corriere della Sera) se n’era occupato cinque anni fa in questo articolo , è quello, spinoso, antipatico, sgradito ai tondinari bresciani disinvoltamente riciclatisi spumantisti , dei cosiddetti “schiavi della vendemmia ”, ovvero di masse di vendemmiatori stranieri, provenienti dai Paesi dell’Est (Polonia e soprattutto Romania) che, dicono le voci, ovviamente false e tendenziose, sarebbero sottopagate .
O addirittura pagate in maniera non regolare, a tutto vantaggio di bande di schifosi caporali . Che non pullulano e fanno il loro sozzo lavoro solo in Puglia, ma anche in quella che i pirla in vena di rodomontate, magari dopo aver bevuto troppo Prosechin, chiamano “la Champagne italiana ”.
Come giornalista del vino, come cronista che si è lungamente occupato e continuerà a farlo, state tranquilli, ho tantissimi spunti da trattare e una rubrica che inaugurerò a giorni, intitolata “Ask Franciacorta: domande scomode agli spumantisti bresciani ”, non potevo fare finta di non vedere, così come ho fatto, attirandomi le ire di qualche “mammasantissima ” erbuschese, con i Franciacorta Docg svenduti a prezzi indegni, questa lettera. Che qualche lettore gentilmente mi ha inviato.
Io ho fatto il mio dovere e penso di farlo ancora ponendo ai diretti interessati, ai singoli produttori della zona spumantistica bresciana e al Consorzio che si occupa di promuoverne immagine e interessi, e al suo eccellentissimo Presidente, Signor Moretti Vittorio , o al past president, l’eccellentissimo Dottor Zanella Maurizio , una semplice domanda: cosa avete da replicare al Signor Zani e alle affermazioni, pesanti, contenute nella sua lettera al direttore pubblicata oggi 28 agosto da Brescia Oggi? Corrispondono al vero o sono fantasie?
Vogliamo scommettere che, proprio come nella Palermo degli anni d’oro di Totò Reina , i franciacortisti non risponderanno o diranno “nulla sacciu ”, nascondendo la testa nella sabbia come gli struzzi o dilettandosi, da specialisti, nel gioco delle tre scimmiette, che non vedono, non sentono e non parlano ?
Lemillebolleblog , un blog del vino che la Franciacorta ben conosce, è a completa disposizione per ospitare ogni loro intervento…
Attenzione!:
non dimenticate di leggere anche
Vino al vino http://www.vinoalvino.org/
e il Franco Ziliani blog
http://www.francoziliani.blog/