Anche una grande scrittrice afferma che in lui “c’è qualcosa di unico”.
Il buon Camillo Langone , che continua, nonostante tutto, ad essermi simpatico e che considero una penna eccellente, spari pure a zero, come ha fatto qualche giorno fa, e io l’ho “cazziato” , in maniera risibile e molto provinciale, un pizzico snob, sullo Champagne, tanto saremo sempre in moltissimi, anche se Lui non ne ha bisogno, a difenderlo.
Ultima della serie, è accaduto nei giorni in Francia (dove secondo le più recenti valutazioni le expéditions de Champagne arriverebbero a fine anno intorno ai 258 milioni di bottiglie, con un calo del 13,4% rispetto al 2019 e un calo del volume d’affari del 13,7%, da 5,1 miliardi di euro a 4,4, con un ritorno ai livelli del 2013) è stata un personaggio pubblico come la grande scrittrice belga (una delle massime scrittrici contemporanee di lingua francese) Amélie Nothomb , autrice di romanzi di grande successo, alcuni tradotti anche in italiano (ne cito alcuni: Hygiène de l’assassin, Le Sabotage amoureux, Attentat, Mercure, Frappe-toi le coeur, Stupeur et tremblements, Soif, Métaphysique des tubes, La nostalgie heureuse, Le Fait du prince, Ni d’Ève ni d’Adam…).
Partecipando ad un programma su Europe 1, la Nothomb ha chiaramente espresso il proprio amore per lo Champagne . Ha ricordato che il suo primo Champagne, quando ho iniziato quella che simpaticamente definisce una “grande carriera di bevitrice di mezzi bicchieri abbandonati”, era di Laurent Perrier, ed è stato subito (come la capisco, è accaduto anche a me…) “colpo di fulmine, un amore che non è mai venuto meno”.
La scrittrice ha espresso chiaramente il proprio credo nella superiorità dello Champagne rispetto agli altri vini: “non è paragonabile a nessun altro. Quante volte mi hanno detto “ma provate la nostra Clairette de Die, il nostro Crémant!” Non dico che fossero cattivi, ma nulla a che fare. C’è qualcosa nello Champagne che non è paragonabile a null’altro. Forse la finezza delle bollicine, quel sapore così particolare? Tutto quello che posso dirvi è che il mio è un amore folle”.
Un amore che è anche conoscenza, perché Amélie Nothomb ha le idee chiare. Il suo Champagne preferito? Uno Champagne come il Dom Pérignon 2003” perché presenta quello che definisce “un goût de testament”, un gusto definitivo.
Come darle torto?
Attenzione!:
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