Al Comité Champagne firmerebbero per arrivare a 250 milioni di bottiglie spedite
Stando ad una cronaca pubblicata oggi sul sito Internet di Europe 1 , seguitissima radio francese con oltre 60 anni di attività, cronaca che vi invito a leggere qui , il mondo Champagne attende con preoccupazione l’arrivo del Natale. Le cose vanno male dall’avvento del coronavirus, per citare un esempio tra i tanti le vendite del gruppo Laurent Perrier sono calate in valore del 24,8% da marzo a settembre e del 35,7% in volumi, del molti nel Comité Champagne firmerebbero per portare a casa un onesto risultato di 250 milioni di bottiglie spedite a fine 2020 contro 297,562 del 2019 e 302.250 del 2018.
Bar e ristoranti chiusi, niente cocktail, feste, ricevimenti, pranzi aziendali di fine anno, poca voglia di festeggiare, e in questi giorni a Parigi nuovi segnali di rivolta e di pesante disagio sociale , e quindi le cose vanno malaccio…
Antoine Malassagne della Maison ARLenoble nella sua cantina di Damery racconta che normalmente vende 300.000 bottiglie ma quest’anno prevede un calo del 20% delle vendite. Lui spera che dicembre e Natale raddrizzino un po’ le cose, ma teme che ci vorranno minimo da 18 a 24 mesi perché le cose tornino al livello pre covid-19 …
E allora, cari lettori di Lemillebollebolleblog, che cosa fare se non aiutare il “soldato Champagne” e anche se siamo italiani e avremmo buone alternative italiche, stappare Champagne, bottiglie normali dal prezzo abbordabile, non come quelle da eno-fighetti di Salon, Sélosse e Krug , all day long ?
A’ votre santé Mesdames et Messieurs!
Attenzione!:
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