L’imbecillità e la disinformazione bollicinara trionfano on line
Su alegher , l’imbecillità trionfa, non solo, pochettata, a Palazzo Chigi, in Parlamento, su Rai 3 , dove ieri sera c’è stata una vergognosa puntata (guardatevela qui ) di un programma, Report , (che ha preso di mira in maniera sozza e vergognosa, leggete qui , la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni, che dovrebbe fare molta più attenzione ad imbarcare i proprio dirigenti) che una volta era una cosa seria, oggi è ormai scopertamente un programma politico al servizio di una precisa parte politica (alla faccia del cosiddetto servizio pubblico…), ma anche su giornali e testate on line.
In attesa di leggere l’ennesima cazzata di stagione, ovvero l’articolo scemo dove si parlerà per l’ennesima volta di “sorpasso dello spumante italiano sullo Champagne ”, articoli nel migliore dei casi frutto di disinformazione, di un disinvolto uso di veline e comunicati stampa, in altri casi foraggiati dai prosecchisti, che cercano di darsi un tono e di apparire produttori di vini meno mediocri e cheap ciarlando di un primato delle bollicine che è solo in termini di bottiglie commercializzate, e fa benissimo David Pambianco a scrivere “non ha più senso celebrare, come ogni anno, la leadership italiana nella produzione di vino. Quello degli ettolitri è un aspetto quantitativo a cui non corrisponde un prestigio in termini di valore, come dimostrano gli ultimi dati Istat sull’export: l’Italia, durante i mesi più duri della pandemia, ha certamente contenuto i danni rispetto ai competitor, in particolare rispetto al vero leader che è la Francia, ma lo ha fatto agendo sulla leva del prezzo. Cioè, adottando evidenti politiche di ribasso”, ci becchiamo la mega cazzata di stagione .
Il parto, non so se solo banale o anche anale, è di uno sconosciuto e oscuro sito, denominato Proiezioni di borsa , che ho scoperto su Google news, che, guardate qui , punta su un titolo ad effetto “Lo Champagne a 10 euro che nessuno conosce e che stupirà tutti”, ma che non parla di Champagne, perché gli Champagne a 10 euro se esistono non sono degni di questo nome e fanno ca…e, bensì di uno spumante portoghese che viene dalla regione del Douro.
Lo stordito, oscuro autore di questa perla di stupidità, parte bene, riconoscendo che “i sommelier ci crocifiggerebbero. Champagne è solo quel vino che si produce nell’omonoma regione francese e che segue un preciso regolamento di produzione e vinificazione”, ma poi, preso dal delirio, dall’ignoranza, dalla stupidità, sostenendo “vogliamo parlare di metodo classico diverso dal solito”, scrive testualmente “champagne a 10 euro che nessuno conosce”. E poi, ancora, “lo champagne a 10 euro che nessuno conosce e che stupirà tutti si chiama “Raposeira”. Vinificato con pinot bianco, il “Raposeira” è una validissima alternativa allo champagne francese”.
A parte il fatto che anche i deficienti dovrebbero sapere che scrivere “champagne francese ” è una scemata, una tautologia, come parlare di acqua bagnata, perché non esiste (oh Dio, qualcuno in Piemonte, che non nomino, perché ha la minaccia di querela facile, mesi fa aveva presentato un suo spumante, come uno “Champagne italiano”) uno Champagne spagnolo, neozelandese, argentino, ma presentare uno sparkling portoghese da dieci euro come “validissima alternativa allo champagne” dimostra che la stupidità umana è infinita.
E che alberga, non solo nella redazione, ormai orfana della Gabanelli, di Report (che pena, sor Ranucci, ridotto al ruolo di Katanga al servizio degli eredi del PCI e Lotta continua!), del Fattaccio quotidiano, di qualche blog del vino dedito ad Intra…lazzi, ma anche di un oscuro sito che farebbe bene a fare una cosa semplice: proiettarsi in qualche remota galassia e levarsi dalle…
Attenzione!: Non dimenticate di leggere anche Vino al vino http://www.vinoalvino.org/ e il mio nuovo blog personale www.francoziliani.it