Una cuvée perfetta, preludio…ad un concerto di David Bowie
La mia adorata ex moglie, che mi conosce da una vita, che ha sperimentato (anche a suo danno) quanto mi piacciano (ancora e sempre) le donne, ha riso moltissimo delle sprovvedute, giovani e stagionate, che sfidando il ridicolo mi hanno dato del sessista, maschilista , ecc.
Lei sa bene che non lo sono affatto e pertanto sabato scorso mi ha invitato a pranzo. Lei, che è una cuoca sopraffina, meglio di tanti cuochi professionisti, aveva deciso di farmi una sorpresa. Qualche tempo fa le avevo regalato una confezione, sciccosissima, di una pasta speciale che se vi pungesse vaghezza di acquistare, online su questo sito Internet , paghereste, manco foste ricchi come il mio amico Oscar Farinetti , la bellezza di 15,90 euro per un pacco da mezzo chilogrammo.
Una pasta speciale, “trafilata in oro, prodotta con le migliori semole italiane selezionate dal maestro pastaio Raimondo Mendolia, essiccata lentamente per molte ore e infine avvolta nelle splendide stoffe cucite a mano dal famoso sarto Angelo Inglese”, ma che sempre pasta è, mica caviale.
Una confezione di pasta che mica avevo acquistato, non sono mica improvvisamente diventato ricco (lo diventerò dopo aver vinto una causa che ho intentato ad un diffamatore…), ma che avevo avuto in omaggio da un personaggio pirotecnico, conosciuto anni fa in orbita Ceretto, che di questa operazione pasta 1punto61 è una sorta di deus ex machina, il gourmet e mille altre cose Federico Menetto .
Giorni fa Eliana (il nome della mia ex moglie) mi ha intimato di andare da lei per gustare insieme questa famosa pasta, altrimenti se la sarebbe mangiata da sola e io non avrei mai potuto capire se questi maccheroni fossero davvero sensazionali o solo una pensata di marketing per ricchi.
Non potendo perdermi il brivido del proibito, una cosa come andare a pranzo a nel tre stelle Da Vittorio a Brusaporto a poca distanza da Bergamo e limitare i danni scegliendo il piatto meno caro (40 euro) un semplice piatto di paccheri al pomodoro (se non ci credete è così, guardate il menu) ho accettato l’invito, anche perché mi aveva promesso di prepararmi uno dei miei piatti preferiti, la pasta con il sugo di pomodoro e melanzane. Melanzana siciliana di un mio fruttivendolo di fiducia.
Ma cosa abbinare, mi sono chiesto, a questo piatto? La risposta canonica sarebbe stato un rosato, tipologia di vini che anche lei adora come me, ma ho deciso di fregarmene degli abbinamenti canonici, un po’ come ha fatto una creativa wine girl che suggerisce di bere Vin Santo con le ostriche , e di sorprenderla, cosa difficile, visto che di me sa tutto (o quasi tutto…). Dapprima proponendole a tavola uno Champagne e poi… Beh questo, se avrete la pazienza di leggere fino in fondo, lo scoprirete dopo…
Lo Champagne scelto, di una Maison prestigiosa, importata in Italia da Domori Polo del gusto, ovvero Riccardo Illy, era il Brut Prélude di Taittinger , cuvée 50% Pinot nero, 50% Chardonnay, da uve provenienti solo ed esclusivamente da vigneti coltivati in località classificate come “grands crus, i più vocati in assoluto di tutta la Regione della Champagne e rappresentano complessivamente una superficie di 4.000 ettari su un totale di circa 34.000. Le uve di ogni singolo vigneto sono vinificate separatamente e solo in un secondo tempo si procede all’assemblaggio. Le uve sono pressate in modo molto soffice e solo il primo mosto fiore viene avviato alla fermentazione per la produzione dei vins clairs. Dopo la creazione della cuvée, lo Champagne matura sui lieviti per un periodo minimo di 5 anni .
Uno Champagne dal prezzo umano, che ad esempio su Vinatis potete acquistare a 47,90 euro , che è piaciuto molto a lei, e anche a me, che magari negli Champagne cerco più complessità, qualche sfumatura in più, un profilo più verticale, per la sua piacevolezza, il suo equilibrio, il suo sposarsi bene anche su questo piatto, strepitoso come ogni suo piatto, che Eli mi aveva preparato.
Colore paglierino scarico, brillante, perlage sottile nei bicchieri prediletti, quelli prodotti da Italesse e inventati da Luca Bini da Isera , conducator della splendida Casa del vino della Vallagarina , che non mancano anche a casa sua, naso intensamente agrumato, meglio, citrino, con un fondo di mandorla e un accenno ostricoso, un tocco di pasticceria e di pesca bianca.
E poi una bocca impeccabile, golosa, d’immediata presa, di contagiosa beva, sapido e teso il giusto e croccante, eppure avvolgente, caldo e morbido sul palato, con una frutta ben polputa e succosa, una calibrata morbidezza e una lunga persistenza calda e avvolgente.
Uno Champagne Prélude, preludio a… Ehi, se pensate quello siete fuori strada, Madame di me ne ha già avute abbastanza e con tutte quelle che le ho fatto passare è già un miracolo che mi accolga a casa sua e non mi tiri le padelle in testa.
Il Prélude di Taittinger è stato il preludio alla mia vera sorpresa per lei. Nel quinto anniversario della morte del suo cantante preferito, di cui sa vita morte e miracoli (e una volta anni fa mi trascinò a Milano ad un suo concerto al Palaforum di Assago), ovvero David Bowie , ho servito a Eli, avevo portato il notebook da casa, il DVD (che avevo acquistato via Amazon per lei) del live Reality tour del 2003. E così, per due ore e mezza, mi sono goduto lei cantare, ballare, emozionarsi per il suo Duca bianco .
Too late, direbbe qualcuno, ma se non è amore questo…
Attenzione!: Non dimenticate di leggere anche Vino al vino http://www.vinoalvino.org/ e il mio nuovo blog personale www.francoziliani.it